A Stabio, dopo la seconda guerra mondiale 1939-1945, è stata eretta
una cappella dedicata alla Madonna della Palestina in ricordo e
riconoscenza dell'accoglienza che la Svizzera ha avuto per i rifugiati italiani.
Essa sorge a pochi metri dal confine del Gaggiolo, leggermente arretrata
dalla strada cantonale.
La cappella, opera degli architetti Poretti e Fontana residenti a Lugano,
è stata affrescata dal pittore Mario Albertella di Milano. Nel 1955 quando
si è allargata la strada del Gaggiolo è stata demolita e ricostruita e
il dipinto attuale, un po' sbiadito, è opera del pittore Gino Macconi.
L'inaugurazione che doveva avvenire il 29 settembre è stata rinviata al
13 ottobre 1946 alla presenza di numerosi rifugiati e autorità;
Mons. Vescovo Angelo Jelmini aveva delegato Mons. Camponovo, il console
di Svizzera a Milano, avv. F. Brenni, il Colonnello Bolzani, il rappresentante
del cardinale Schuster Arcivescovo di Milano e altre autorità della regione.
È stata eretta a Stabio anche in riconoscenza di quanto ha fatto il prevosto
di allora Mons. Achille Bonanomi, per i rifugiati e gli esuli che fuggivano
dalla loro patria in guerra. La scritta sotto il dipinto recita:
1943-1945:" Regina di Palestina, prega per noi, per la Svizzera gentile ed ospitale.
Assistette cento e cento figli d'Italia in volontario esilio.
O tu che passi ripeti : Ave Maria! "